L’Epistassi è un episodio emorragico a provenienza dalle cavità nasali o dalle regioni anatomiche limitrofe per rottura della componente vascolare che si manifesta con perdita di sangue dalle narici o per scolo ematico posteriore in rinofaringe.
È un’evenienza abbastanza comune sia per il medico che per il paziente e rappresenta una urgenza frequente nella pratica clinica quotidiana dell’Otorinolaringoiatra. La lesione vasale può avere origine dalla parte anteriore delle fosse nasali, a livello del Locus Valsalvae, con sangue che fuoriesce dalle narici (Epistassi Anteriore) oppure nella parte posteriore della fossa nasale, nel territorio di origine della A.Sfenopalatina e dei suoi rami, con emorragia che decorre sulla parete posteriore della faringe (Epistassi Posteriore).
Prendendo in considerazione la sua manifestazione, la sede anteriore è più frequente nel bambino e nel giovane adulto con prevalenza delle cause locali, mentre la sede posteriore è tipica degli anziani adulti della quinta-sesta decade di vita spesso associate a cause generali.
Le Epistassi possono essere il sintomo di fattori locali o conseguenza di malattie generali e sistemiche.
Epistassi da cause locali:
- Traumatismi nasali o delle regioni anatomiche “paranasali” limitrofe
- Varici del setto, corpi estranei o perforazioni settali
- Inalazione di polveri o di sostanze chimiche,tossiche e farmacologiche
- Rinopatie flogistiche-infettive, allergie
- Neoplasie benigne e maligne
Epistassi da cause generali:
- Ipertensione arteriosa – Cardiopatie
- Ematopatie – Coagulopatie – Vasculiti
- Malattie del ricambio, ipovitaminosi K e C
- Malattie epatiche e renali
- Barotraumatismi
- S.paraneoplastiche
L’epistassi è un sintomo che ricorre spesso in considerazione della ricchezza dei vasi sanguigni presenti nella mucosa nasale; qui si intrecciano rami i provenienti da vasi del sistema arterioso della Carotide Interna ed Esterna e del sistema venoso delle Giugulari.
L’emorragia nasale può essere di tipo arterioso, per la presenza nella sottomucosa di anastomosi di rami terminali provenienti da importanti arterie come la A. Palatina discendente, l’A.Sfenopalatina e l’A.Etmoidale Anteriore e Posteriore, oppure di tipo venoso con rami che formano ammassi varicosi che fanno capo alla Vena Giugulare Interna ed al Seno Cavernoso. La distinzione tra un’emorragia venosa e arteriosa è di difficile identificazione; la pressione sanguigna del punto emorragiparo e il colore del sangue ci posso aiutare riguardo l’ipotetica origine artero-venosa.
Importante in caso di emorragia nasale individuare il lato, la regione ed il punto sanguinante.
In base all’entità del sanguinamento possiamo distinguere in emorragia di lieve, media ed abbondante entità fino a quella irrefrenabile. L’entità del sanguinamento in un singolo episodio o in episodi ricorrenti può configurare quadri clinici di diversa gravità e di diverso approccio terapeutico. Dalla quantità della perdita ematica e dalle condizioni cliniche del paziente si attuano differenti procedure terapeutiche.
- Trattamento delle cause
- Trattamento delle patologie di base
- Correzione delle coagulopatie e/o trombocitopenia
- Controllo della pressione arteriosa
- Trattamento sintomatico
- Causticazione chimica o elettrica
- Tamponamento nasale Anteriore
- Tamponamento nasale Antero/Posteriore
- Terapia chirurgica
– Embolizzazione selettiva
– Legatura A.Mascellare I.
– Legatura A.Etmoidali
– Legatura A.Carotide Est.
L’ epistassi di lieve entità può essere dominata mediante una compressione dell’ala del naso contro la porzione del setto nasale sanguinante per circa 10 minuti con testa flessa in avanti. Successivamente si invita a soffiare delicatamente per favorire l’eliminazione del coagulo per applicare poi creme con funzioni di barriera o tamponcini imbevuti di acqua ossigenata (ottimo emostatico)
Nelle epistassi di media e abbondante entità è indicato il tamponamento nasale Anteriore o Antero-Posteriore.
Nel tamponamento Anteriore, per emorragie della parte anteriore e media della fossa nasale, si utilizzano: tamponi tipo Merocel, spugne compresse posizionate lungo il pavimento nasale che si espandono con soluzione fisiologica, tamponi tipo Lyofoam o garze emostatiche tipo Clauden posizionate a strati nella cavità nasale. Nel tamponamento Antero-Posteriore un tamponcino viene fatto risalire in rinofaringe ancorato a fili di seta legati ad un sondino (di Nelaton) precedentemente introdotto in cavità nasale e fatto fuoriuscire dal cavo orale; a questo tampone, anteriormente, viene aggiunto un Merocel o un Clauden occludendo l’intera fossa nasale sede del sanguinamento. In alternativa si possono utilizzare presidi come l’Epistat con doppio palloncino che impegna sia la fossa nasale che rinofaringe o un catetere di Foley.
Il tamponamento nasale arresta l’epistassi comprimendo meccanicamente il vaso sanguinante e favorendo i processi di riparazione vasali fisiologici; viene lasciato in situ per 48 ore e dopo rimosso onde evitare complicazioni come cefalea, otalgia, rinorrea purulenta-ematica o flogosi della regione eserna del naso.
Le Episatssi irrefrenabili rappresentano una vera e propria emergenza nella pratica ORL a tal punto da determinare condizioni cliniche pericolose per la vita del paziente; in tali casi si richiedono procedure d’emergenza sia mediche che chirurgiche.
Dott. Luigi Malafronte